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Caso Saman, la madre agli assistenti sociali: “La comunità protetta? Un disonore”

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La madre di Saman commentò in modo poco felice l’ingresso di sua figlia in una comunità protetta: il racconto degli assistenti sociali.

La storia di Saman, la ragazza scomparsa e probabilmente uccisa dalla famiglia perché non voleva accettare un matrimonio combinato, ha sconvolto l’opinione pubblica. La giovane pakistana, prima che i suoi familiare ne facessero perdere le tracce, aveva chiesto aiuto agli assistenti sociali. Quest’ultimi, a distanza di qualche tempo da quel momento, hanno raccontato come ha reagito la madre quando le comunicarono l’ingresso della figlia in una comunità protetta.

Saman in una comunità protetta: le reazione della madre

Nazia Shahenn, la madre di Saman, non ha gradito affatto la decisione di sua figlia di entrare in una comunità protetta. La giovane pakistana, davanti all’atteggiamento autoritario della sua famiglia, aveva chiesto aiuto ad alcuni assistenti sociali. Sono stati proprio questi ultimi ad aver comunicato alla signora la decisione della figlia. La donna non reagì nel migliore dei modi.

E’ una vergogna per la nostra famiglia. Come faremo a spiegarlo in Pakistan? Questo è un disonore per tutti noi“, disse la madre di Saman Abbas. A rendere pubbliche le sue dichiarazioni sono stati Il Giorno e Il Corriere della Sera.

La decisione di Saman colse di sorpresa la signora Nazia. Il matrimonio della figlia, infatti, era già programmato fin nei minimi dettagli. Le nozze sarebbero dovute andare in scena in Pakistan il 7 gennaio, tanto che erano stati comprati anche i biglietti aereo per il rientro in terra natale. La famiglia sarebbe dovuta tornare in patria il 22 dicembre, qualche giorno prima del 18esimo compleanno di Saman.

Una disonore insopportabile

Le speranze di ritrovare viva la giovane pakistana si spengono con il passare dei giorni. Purtroppo, i genitori di Saman sono riusciti a fuggire in Pakistan prima del diffondersi della notizia della scomparsa. La decisione della ragazza di entrare in una comunità protetta è stata accolta come un “disonore” e, forse, è stata proprio questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Saman non voleva assolutamente sposarsi con suo cugino, ma i genitori avevano ormai organizzato tutto. La scelta di entrare in una comunità protetta sembrava l’unica via di uscita, però la follia dei familiari è stata più veloce.

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ultimo aggiornamento: 14 Giugno 2021 17:48

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